Chi si ricorda quando il postino, magari ministeriale, recava anche i colli, ora… ringiovanirà. Perché da questo mese Poste italiane ha cominciato ad “internalizzare”, come si dice, il servizio, ai danni di Sda, azienda che appartiene al medesimo gruppo e che ormai da parecchio aveva assunto tale compito. È il progetto per l’integrazione logistica dei pacchi, previsto nell’accordo con i sindacati del 28 febbraio scorso. Contempla un graduale riassorbimento del supporto, cominciando con gli invii contenuti nei tre chili, su scala nazionale ma per il solo traffico che rimane all’interno dell’area di spedizione. Lo stesso provvedimento avrà, tra luglio e settembre, ulteriori applicazioni per sette bacini (Bologna, Cagliari, Firenze, Milano Roserio, Pescara, Torino, Venezia) e quindi per le sedici province su cui i medesimi gravitano. In essi, il fattorino porterà al destinatario anche gli oggetti, sempre compresi entro lo stesso limite di peso, ma in arrivo da più lontano. Il passo successivo, da svolgersi entro dicembre, sarà il confronto con le organizzazioni dei lavoratori sugli esiti ottenuti sino a quel momento.
Per i pacchi, torna in gioco il portalettere
20 Giu 2013 00:52 - NEWS FROM ITALY
Il provvedimento riguarda i colli pesanti entro i tre chili e in arrivo dal medesimo bacino. Però…