“La revisione della spesa pubblica” e gli “obiettivi di razionalizzazione nelle Pubbliche amministrazioni” costituiscono due dei concetti richiamati, ma diversi altri permettono di prendere atto dei cambiamenti registrati negli ultimi anni. Fra essi, il passaggio di buona parte degli impegni riguardanti il servizio postale all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Sono le ragioni alla base del decreto, intitolato al presidente del Consiglio dei ministri, “Regolamento di organizzazione del ministero dello Sviluppo economico”, sottoscritto il 5 dicembre e che entrerà in vigore l’8 febbraio. In particolare, ora risultano quindici gli uffici del Mise a livello dirigenziale generale, coordinati da un segretario generale. Quattordici sono definiti “direzioni generali” e riguardano la politica industriale, la competitività e le piccole e medie imprese; la lotta alla contraffazione (Ufficio italiano brevetti e marchi); il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica; la politica commerciale internazionale; le politiche di internazionalizzazione e la promozione degli scambi; le risorse minerarie ed energetiche; la sicurezza dell’approvvigionamento e le infrastrutture energetiche; il mercato elettrico, le rinnovabili e l’efficienza energetica, il nucleare; la pianificazione e la gestione dello spettro radioelettrico; i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali; le attività territoriali; gli incentivi alle imprese; la vigilanza sugli enti, il sistema cooperativo e le gestioni commissariali; le risorse, l’organizzazione e il bilancio. Si aggiunge l’Istituto superiore delle comunicazioni e delle tecnologie dell’informazione.
Mise/1 Il dicastero ristrutturato così
01 Feb 2014 00:33 - NEWS FROM ITALY
Le competenze postali sono nella direzione che si occupa anche di comunicazione elettronica e radiodiffusione. Il regolamento entrerà in vigore l’8 febbraio