A ben guardare, la toponomastica offre diversi richiami postali, quasi sempre riferiti al semplice termine “posta” o derivati. Curioso davvero il vicolo della Busta esistente a Treviso!
“Vaccari news” ha voluto chiedere le origini al Comune. È “uno dei misteri della toponomastica trevigiana”, è la risposta.
Il primo riferimento -prosegue la nota sottoscritta dall’Ente- si trova al numero 56 dell’elenco strade per l’interno mura compilato su ordine del podestà, in esecuzione della circolare 4.789 dell’1 ottobre 1862; questa riguardava le osservazioni attinenti alla legge italica del 27 marzo 1804 (antico archivio del Comune, busta 3.853, Archivio di stato cittadino). Vi si legge “calle della Busta”, dalla contrada di Sant’Andrea alla contrada delle Pizzocchere. In seguito alla nuova numerazione delle case ed alla nomenclatura delle vie, il nome è stato confermato con la deliberazione del Consiglio comunale 6.055 del 22 maggio 1883.
Per ciò che concerne il vocabolo, “viene collegato anche al rivale di Castelvecchio, in quanto è presente lì vicino, e alla supposizione, non impropria, della presenza di un «castelliere» presso il colle di Sant’Andrea un tempo sede del primitivo abitato trevigiano; da qui la derivazione del nome nella toponomastica in quanto testimoniato anche da alcuni ritrovamenti archeologici degli ultimi anni, ritrovati proprio in zona «della Busta»”. Insomma, secondo gli scrittori del passato, “non sarebbe altro se non la trasformazione della «bastita» che deriva dal latino medievale «fortilizio»”.