Le ultime settimane sono state caratterizzate dalle performance positive e negative del bitcoin, sicuramente la più nota (tuttavia non l’unica) tra le criptovalute.
Da quel che risulta, non è ancora approdata nei francobolli. Ovvero, non vi sarebbero francobolli espressi con tale moneta (ma nel passato vi sono stati quelli, per dire, con nominali in patate e riso) o che perlomeno la raffigurano. Naturalmente, se si escludono i personalizzabili, per i quali le possibilità iconografiche sono infinite. Con tale richiamo nell’immagine se ne conoscono ad esempio di provenienti da Polonia e Stati Uniti.
Intanto, anche i commercianti si stanno attrezzando. Come Stamperija, azienda lituana che rappresenta diverse amministrazioni postali del pianeta producendo e commerciando per loro conto le nuove emissioni. Tra i sistemi di pagamento, accanto ai più usuali quali trasferimenti bancari, carte di credito e Paypal, ecco l’avviso che accetta la divisa digitale.