Francobollo per la “Brexit”? Il dibattito nel Regno Unito prosegue, a dimostrazione del ruolo che ancora oggi la carta valore assume. Tanto da aver costretto l’operatore postale a confermare la volontà di non produrre nulla in argomento. “Non abbiamo fatto mai commenti su «Brexit», e non li faremo”, dice una nota ufficiale. “Da molti anni, la nostra linea è non essere coinvolti in questioni politiche. Royal mail mantiene una rigorosa neutralità a causa dell’importante ruolo che svolge nel processo elettorale, compresi i referendum. Circa il venti per cento dei voti è espresso per posta e consegniamo propaganda elettorale per i candidati di tutte le parti. Questo è, ad esempio, il motivo per cui non siamo intervenuti prima o durante le campagne sull’uscita dall’Ue o sull’indipendenza della Scozia”. E le vecchie cartevalori per l’ingresso nelle allora Comunità europee? “Non siamo a conoscenza del pensiero o del processo decisionale che ha portato ai francobolli emessi nel 1973 dal General post office”. Tale presa di posizione non ha bloccato i propugnatori della sottolineatura, i quali seguitano nella loro richiesta. Inoltre, ha indotto a muoversi la controparte, che soprattutto su Twitter ha immaginato, in modo beffardo, come potrebbero essere dette produzioni. E il confronto continua, magari con un sorriso…
“Brexit”, Royal mail prende posizione
25 Gen 2018 18:29 - FROM ABROAD
“La nostra linea -dice la nota ufficiale- è non essere coinvolti in questioni politiche”. Intanto, il dibattito prosegue ed assume pure toni beffardi