Plauso all’Associazione nazionale collezionisti annullamenti italiani, che continua nell’impegnativa… missione di catalogare le impronte speciali del Bel Paese (ma pure quelle di San Marino e Vaticano). Un’opera che resta improba, anche se adesso facilitata grazie ad internet.
Il sodalizio -per mano e per computer del presidente, Alcide Sortino- ha pubblicato un ulteriore volume della serie; è il “Repertorio degli annulli speciali d’Italia 2013”.
Confermata l’abituale linea: quasi metà delle 208 pagine di formato “A4” riporta le immagini in bianco e nero delle obliterazioni, con altrettante le si descrive sinteticamente. In totale sono 1.331 elementi, che raggiungono quota 1.600 se si considerano tutti gli uffici d’uso. Di essi, 83 sono stati registrati a Roma (69) e provincia (14), è il valore massimo. Al vertice opposto, con 1, figurano Gorizia e Medio Campidano. Nella classifica complessiva d’epoca repubblicana, la capitale resta in vetta con 3.398 unità.
Si aggiungono gli elenchi delle bollature utilizzate in più centri (riguardano la manifestazione “Poste aperte” ed il Natale), le non obliteranti e gli indici, questi ultimi un importante supporto per le ricerche, suddividendo il materiale secondo tema, nomi e località.
Ai soci il lavoro viene ceduto contro 15,00 euro, spese postali comprese.