Dopo le produzioni del 1867, Vienna torna indietro e, nell’ambito del modulo “Emissioni classiche”, cita quelle del 1863 e 1864, caratterizzate dall’aquila bicefala bianca. La prima versione è espressa attraverso il 10 kreuzer blu d’Austria (riprodotto nel francobollo da 2,20 euro), la seconda con il 5 soldi rosso impiegato in quanto rimaneva del Lombardo-Veneto (0,68). Disponibili in foglietto dal 3 marzo, portano il nome di Anita Kern. Incisi da Josef Tautenhayn, quelli antichi utilizzavano colori in linea con gli accordi dell’Unione postale austro-tedesca. Erano validi in Austria ed all’interno della sua frontiera militare fino al 31 agosto 1869, in Slavonia fino al 31 marzo 1868, in Ungheria fino al 15 giugno 1867, in Veneto fino all’ottobre 1866 (furono le ultime produzioni asburgiche), in Levante fino al 1869. I collezionisti seguono le varianti dovute alla filigrana (introdotta in un momento successivo al debutto) ed alla dentellatura; si fanno notare pure il rilievo della figura centrale e le tinte che nel tempo sono mutate leggermente.
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05 Mar 2018 00:53 - FROM ABROAD
Anche l’emissione con l’aquila bicipite venne caratterizzata da nominali sia in kreuzer che in soldi. Un esemplare per tipo figura nel nuovo foglietto firmato da Vienna