Da qui al 2022 vedrà la partecipazione di oltre un milione di studenti di età compresa fra i sei e i diciotto anni e di ventimila scuole. È il progetto “Il risparmio che fa scuola”, voluto da Cassa depositi e prestiti e Poste italiane in collaborazione con il ministero ad Istruzione, università e ricerca.
L’esperienza -non nuova- offre agli alunni delle primarie e secondarie di primo e secondo grado la possibilità di familiarizzare in maniera semplice e divertente con i concetti ed i principi alla base di ogni strategia di investimento e gestione del patrimonio, attraverso attività che vanno da quelle ludiche dedicate ai più piccoli, fino a veri e propri corsi per i grandi, grazie anche ad un portale on-line. L’obiettivo è promuovere la cultura del risparmio, inteso nell’ottica più ampia di un’economia sostenibile e di un uso consapevole delle risorse energetiche e ambientali, temi che accompagneranno i percorsi come elementi fondamentali per lo sviluppo e la crescita nazionale e per la cultura e la formazione di ogni cittadino.
“Promuovere l’educazione finanziaria già a partire dalle nostre scuole vuol dire costruire forme di cittadinanza attiva e consapevole”, ha sottolineato il ministro Marco Bussetti. Attraverso tali proposte, “spiegheremo ai giovani il valore del risparmio e i benefici di una corretta gestione finanziaria. Ogni scuola potrà portare avanti in autonomia e in collaborazione con il territorio di riferimento attività didattiche e informative”.
“La missione di Cassa depositi e prestiti è di tutelare e valorizzare il risparmio delle famiglie impiegandolo in progetti per lo sviluppo economico, sociale e territoriale del Paese. È un’iniziativa importante che consente di rafforzare e trasmettere il valore e la cultura del risparmio anche alle generazioni di domani”, ha affermato l’amministratore delegato di Cdp Fabrizio Palermo.
“La propensione al risparmio è da sempre un punto di forza del nostro Paese, ma il mondo cambia rapidamente ed è importante che ognuno sia in grado di fare scelte informate e consapevoli in uno scenario sempre più complesso”, ha aggiunto il collega di Poste italiane Matteo Del Fante.