Verso un nuovo assetto della funzione che Poste italiane ha definito chief operating office. L’azienda vuole dare, infatti, ai centri che svolgono le attività retrostanti le sportellerie (il cosiddetto “back office”) e di assistenza ai clienti un’impostazione del tipo “hub and spoke”, dove figura un nodo centrale e altri punti che dipendono da questo. Così, i siti del primo tipo, oltre ad avere responsabilità su ambiti operativi specifici, coordineranno gerarchicamente gli altri in termini di attività e risultati. Questi ultimi gradualmente dovranno specializzarsi in precise lavorazioni riguardanti prodotti o prestazioni. Per il Bancoposta il piano prevede due “hub”, rispettivamente a Milano e Roma, per la “Postepay” Roma e Venezia, per i servizi trasversali Bari, per quelli di supporto Milano e Palermo, per la gestione documentale Milano, Reggio Calabria e Roma, per l’accettazione dei dati Milano, Palermo, Roma Fiumicino, Teramo e Trieste. Quanto ai rapporti con l’utenza, i poli di riferimento con i privati figurano a Napoli, Palermo, Pescara, Roma e Torino; quelli riservati alle aziende a Milano, Firenze, Genova, Roma e Trento. “La fase avanzata della realizzazione progettuale -replicano all’azienda Slp-Cisl, Slc-Cgil, Uil poste, Confsal comunicazioni e Ugl comunicazioni- rende maturi i tempi per l’avvio di un confronto relazionale finalizzato a conoscere e condividere gli assetti in ordine alle lavorazioni, alla specificità delle stesse da assegnare a ciascun centro, anche in logica solidale e di organica spalmatura geografica, trattandosi di lavorazioni remotizzabili”.
Ristrutturazione organizzativa alla Coo
28 Feb 2019 16:56 - NEWS FROM ITALY
L’intervento riguarda la funzione chief operating office, in particolare le attività interne ed i rapporti con la clientela