Dal 5 al 7 maggio in Bulgaria, con una deviazione, l’ultimo giorno, in quella che ora si chiama Macedonia del Nord (già sono stati emessi francobolli con il nuovo nome).
È quanto prevede l’agenda di papa Francesco a partire da domenica. Tra le tappe di Sofia, il trono dei santi Cirillo e Metodio e poi, in privato, un campo profughi. Si aggiungerà l’incontro per la pace alla presenza degli esponenti delle varie confessioni, ricordando che otto abitanti su cento sono musulmani. A Skopje raggiugerà, fra l’altro, il memoriale dedicato a madre Teresa.
Per l’occasione non mancherà l’abituale sottolineatura delle Poste vaticane: due annulli, uno per Paese coinvolto. Nel primo manuale è raffigurato un particolare del logo ufficiale predisposto per il viaggio; il secondo, invece, propone la cattedrale del Sacro Cuore di Gesù esistente nella capitale, dove i religiosi locali accoglieranno il pontefice. Le impronte resteranno disponibili per il pubblico sino all’8 giugno, naturalmente presso il servizio obliterazioni dell’operatore.
L’esperienza successiva si svolgerà tra il 31 maggio e il 2 giugno in Romania, per la quale è prevista una congiunta fogliettata.