Era nato “a Castellania paesino sulle colline del Tortonese, da una famiglia di contadini. Da ragazzo, essendo gracile di costituzione e non adatto ai lavori nei campi, vien mandato a lavorare come garzone in una salumeria di Novi Ligure, dove spesso gli capita d’inforcare la bicicletta per le consegne a domicilio”. La premessa, dunque, per un futuro da campione.
È così che -tramite le parole di Franco Piccardo, leggibili nell’ultimo numero unico realizzato dall’Associazione filatelico-numismatica “La lanterna”- si ricorda il corridore Fausto Coppi, classe 1919. Il secolare giro di boa verrà commemorato attraverso un altro francobollo d’Italia (il primo, da 800 lire o 41 centesimi, è stato emesso il 12 giugno 1999 nell’ottantesimo anniversario); ragionevolmente arriverà nella data esatta della ricorrenza, il 15 settembre.
Intanto, domani si sommerà l’omaggio dentellato di Monaco. Si tratta di uno 0,86 euro disegnato da Thierry Mordant ed inciso con l’intervento di Yves Beaujard. Richiama il 1952, quando egli corse sia il “Tour de France” (per il quale si fece tappa nel Principato), sia il “Giro d’Italia”.