Nella notizia precedente la persona del neoeletto sindaco di Camerata Cornello (Bergamo), Andrea Locatelli, e il territorio. Ma quale sarà il futuro del Museo dei Tasso e della storia postale? “La nuova Amministrazione comunale -risponde il primo cittadino in quest’ultima parte dell’intervista con «Vaccari news»- ha a cuore il borgo e il Museo, quindi sicuramente l’impegno sarà di continuare a supportare il secondo e tutto ciò che ruota attorno ad esso tra ricerche, laboratori, visite guidate e, più in generale, le collaborazioni per le iniziative culturali. Ovviamente cercando di portare anche qualche nuova idea e nuovo progetto”.
Quali sono, secondo lei, le priorità per migliorarlo e farlo conoscere di più? “Abbiamo intavolato già dei discorsi con chi vive il Museo quotidianamente e abbiamo pianificato molti altri incontri con chi sta collaborando alla ricerca, per capire qual è lo stato di fatto, al fine di stilare un elenco di punti su cui lavorare e darci così delle tempistiche e delle priorità”.
La struttura richiederebbe alcuni interventi, ad esempio un riallestimento, la sistemazione degli spazi più adatti alla conservazione, la definizione di un catalogo: sono obiettivi fattibili? Se sì, in che tempi? “Sì, sicuramente ci sono delle problematiche strutturali su cui lavorare per migliorare la conservazione dei documenti e la fruibilità del Museo stesso, per dare anche maggior valore a ciò che esso conserva. In questa fase, che ancora mi piace definire di transizione perché dall’oggi al domani non è facile avere un quadro chiaro su tutto, stiamo raccogliendo informazioni utili e stilando un elenco di punti da affrontare. Certamente gli obiettivi possono essere raggiungibili, ma prima serve capire quali sono le priorità e come muoversi. Una volta che avremo una fotografia chiara della situazione, allora potremo anche darci delle tempistiche. Sicuro è che ho fissato una serie di riunioni per velocizzare la redazione di questo elenco di priorità e direttive”.
Come vede il confronto con le altre realtà del territorio e con gli altri musei postali? “Siamo convinti che la collaborazione sia alla base del raggiungimento degli obiettivi: un sano scambio di idee e una condivisione di strumenti non può che giovare a tutti. Come Comune siamo già parte di alcune realtà territoriali vallari e nazionali, quali «I borghi più belli d’Italia», l’Associazione nazionale piccoli musei, il polo culturale «Mercatorum e Priula», giusto per citarne alcune. Senza elencare i preziosissimi contatti che negli anni sono stati raccolti per le numerose ricerche legate al casato dei Tasso. Da qui vogliamo partire per consolidare la figura del Museo dei Tasso e della storia postale come istituzione e per continuare a far conoscere Cornello dei Tasso e la sua storia. Perché, come abbiamo detto in campagna elettorale, accontentarci non basta; possiamo e vogliamo fare di più” (fine).