Potrebbe non sembrare, ma c’è chi sta pensando già alle emissioni d’Italia per il 2020. E un riscontro arriva dagli ambienti sportivi, in particolare da quelli vicini alla Lazio. Società che nel 2020 festeggerà i centoventi anni, dando per certo il debutto di una carta valore postale. Sembra fissata pure la data: il 9 gennaio, momento preciso della festa.
In quel giorno del 1900, nove ragazzi si riunirono a Roma, in piazza della Libertà. “Sono sportivi e d’estate si cimentano nelle specialità che il Tevere ancora balneabile consente: canottaggio e nuoto”, ricordano dalla sede. “Quando si avvicinano i rigori invernali si dedicano al podismo”. E di lì a poco ci sarà la corsa di Roma, nastri di partenza a piazza del Popolo: “nelle regole d’iscrizione si legge che gli atleti dovranno correre per una società. Quei nove ragazzotti stanno ragionando da giorni sul nome di questa, sui propositi, sulla sede, sui colori, soprattutto sui soldi da rimediare”. Si chiamerà -è la decisione- come la regione di appartenenza. Per l’emblema si pensa in grande: “l’aquila conquista tutti perché animale fiero e simbolo delle legioni romane”. Così pure per le tinte: “saranno biancocelesti in onore della Grecia, patria delle prime Olimpiadi moderne”. Il pallone, però, comparve tra le attività interne solo l’anno successivo.
La squadra ha in classificatore già un altro dentello, concessogli quale vincitrice del Campionato di serie “A”; debuttò il 20 maggio 2000 al costo di 800 lire o, se si preferisce, di 41 centesimi.