Una mera combinazione fa sì che oggi Fernão de Magalhães sarà ricordato non solo dal Liechtenstein, ma anche da Monaco. Perché pure il Principato dei Grimaldi si è fatto “rapire”, nel quinto centenario, dalla vicenda umana di Ferdinando Magellano.
Nel 1518, Carlo I di Spagna (il futuro imperatore Carlo V) accetta di finanziare il suo progetto, ricordano dalle rive del Mediterraneo. Il 20 settembre dell’anno successivo cinque navi lasciano l’Europa, attraversano l’Atlantico e raggiungono il Brasile. Il 10 novembre 1520 viene scoperto il passaggio che porta al Pacifico, poi intitolato allo stesso esploratore portoghese. L’obiettivo è arrivare alle isole Molucche, ovvero nel territorio dell’attuale Indonesia, seguendo la via di Sud-Ovest. Così da raggiungere il mercato di spezie molto pregiate. Tuttavia, Magellano non ce la fa, ucciso nelle Filippine durante uno scontro con le popolazioni locali. È il suo sostituto, lo spagnolo Juan Sebastián Elcano, a guadagnare la destinazione, effettuare un carico e tornare a Siviglia, dove arriva il 6 settembre 1522. Compiendo il giro del mondo, il primo storicamente dimostrato.
Il francobollo, costo 2,60 euro, propone il navigatore, la carta dell’America Meridionale, una delle sue navi. Vi ha lavorato, come disegno ed incisione, Sophie Beaujard.