Dal presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, Roberto Rustichelli, precisi rilievi in materia di notificazione a mezzo posta degli atti giudiziari e delle violazioni al Codice della strada. Intendendo “evidenziare le criticità che emergono, allo stato, nell’ambito del processo di liberalizzazione e che non ne consentono un concreto avvio”. Questo “a distanza di quasi due anni dalla sua previsione da parte del Legislatore”. Pur apprezzando l’impianto normativo regolamentare già posto in essere, l’Antitrust ritiene che debba essere modificato, perlomeno in due aspetti. Con il primo si dovrebbe prevedere un’omogenea formazione degli addetti al servizio, indipendentemente dal fatto che siano di Poste italiane -ora tali dipendenti non sono tenuti a seguire il corso previsto- o di altri operatori. Con il secondo punto si dovrebbero eliminare le lacune informative ed organizzative che impediscono, nel concreto, di realizzare i corsi medesimi. A tale riguardo, infatti, il Garante non considera risolutivi i “Chiarimenti alle linee guida”, pubblicati dal ministero della Giustizia il 7 giugno scorso. Dietro -è l’ulteriore osservazione dell’Agcm- c’è un mercato dove ancora adesso è attiva soltanto la società diretta da Matteo Del Fante, che il 10 giugno “ha rincarato sino al 40% circa le tariffe”. Un mercato valutato intorno ai 360 milioni di euro, di cui un terzo è costituito dagli atti giudiziari, mentre considerando i volumi di raccolta, invii e giacenza, le violazioni del Codice della strada rappresentano l’80-85% (continua).
Notifiche/1 A quasi due anni, ancora tutto bloccato
06 Set 2019 11:04 - NEWS FROM ITALY
È il rilievo dell’Antitrust riguardante l’apertura al mercato degli invii a mezzo posta per gli atti giudiziari e le violazioni al Codice della strada