“Ho avuto la segnalazione dal collezionista Aniello Veneri, ho verificato e subito ho contattato ministero dello Sviluppo economico nonché ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo. Ma anche Poste italiane e Istituto poligrafico e zecca dello stato. Insomma, ho avvertito le istituzioni competenti”. È in questo modo che Carlo Giovanardi introduce a “Vaccari news” quanto sta accadendo.
Si riferisce ad un’asta organizzata dalla Südphila Peter Feuser auktionen di Stoccarda, programmata per il 16 novembre. È dedicata a Corrado Mezzana, che Federico Zeri considerava aver dato il massimo proprio tra i francobolli, dove -annotava il critico d’arte- “la complessità culturale e compositiva, unita alla carica simbolico-allegorica, si risolve in una chiara, perfetta leggibilità, nonostante la minuta cura dei particolari”.
“I circa centocinquanta pezzi messi all’incanto -prosegue l’onorevole- provengono forse dalla famiglia o dagli eredi, perlomeno indirettamente. È un fondo che accoglie disegni e bozzetti per cartevalori del Regno e della prima Repubblica poi concretizzati, ma anche diversi altri che per qualche ragione furono accantonati; talvolta mostrano appunti manoscritti. Senza considerare il resto del materiale, fra cui opere di altri autori e prove di sovrastampa su fogli della Rsi per raccogliere fondi e restaurare il ponte Santa Trinita a Firenze”.
“So che già una trentina di lotti è stata proposta nel Regno Unito in maggio (ed alcuni, curiosamente, sono proprio gli stessi), ma ora bisogna riflettere, cercare qualcuno che si faccia avanti per una verifica sull’autenticità dei pezzi ed un’offerta complessiva, onde evitare la dispersione di questo importante materiale. Lo Stato italiano rischia di perdere un tesoro; nel frattempo, dissolve energie in cose di nessun valore, incalzando gli appassionati e magari mandandoli a processo per delle buste da pochi euro ritenute di proprietà demaniale. Dobbiamo fare qualcosa!”.