Nel corso dell’ultimo secolo sono stati molti i protocolli e gli accordi stipulati tra Italia e San Marino al fine di garantire una proficua collaborazione, ma quello del 22 marzo 1862 può considerarsi l’atto fondativo.
Il Trattato, siglato tra il presidente del consiglio italiano Urbano Rattazzi e i Capitani Reggenti Melchiorre Filippi e Domenico Fattori, rappresentò il primo vero atto bilaterale fra stati sovrani che presupponeva l’eguaglianza giuridica dei contraenti. Il medesimo, anche se in quel momento focalizzava l’attenzione soprattutto su una concezione di buon vicinato pensata per assicurare “protezione” alla Repubblica in cambio di garanzie contro il contrabbando, contribuì a definire la posizione giuridica del piccolo Stato nell’ambito della nuova sistemazione politica della penisola italiana. Con gli anni, quel documento venne più volte modificato, irrobustendo il concetto di sovranità, tuttavia quella prima firma costituì un tassello fondamentale, anche nelle sue estensioni formali, dell’idea d’indipendenza che si pone alle origini della storia sammarinese.
Nel centocinquantesimo anno che celebra la firma di quello storico documento, l’Azienda Filatelica e Numismatica di San Marino ha deciso di ricordare quel patto di amicizia, rinnovandone la memoria e l’importanza, con l’emissione di una medaglia in argento realizzata da Miriam Mazzali.
Nel dritto, a simboleggiare l’autorevolezza degli Stati, compaiono i profili delle allegorie delle due Repubbliche incorniciate da alloro e quercia. Nel rovescio l’autorità Istituzionale è rappresentata dalla riproduzione del Palazzo Pubblico con la Statua della Libertà della Repubblica di San Marino e dal palazzo del Quirinale della Repubblica Italiana; sotto, un libro aperto che rappresenta “La Convenzione di amicizia e buon vicinato” dal quale partono due nastri che richiamano le rispettive bandiere.
Un secolo e mezzo di buon vicinato all’interno di una convenzione che vuole sancire, rinnovandolo, il profondo legame che unisce due territori contigui geograficamente ed affini nel presupposto culturale che li ha originati. Con l’emissione della medaglia celebrativa, si vuole simbolicamente ridare anima e voce a quella sintesi amicale che ha posto nel corso degli anni i due popoli dentro un unico abbraccio fraterno.