Nel 42 dopo Cristo -dice la tradizione- un’ambasceria di Messina giunse al cospetto della Madonna, così da testimoniarle la vicinanza per il dolore causato dalla perdita del figlio. Lei rispose con una lettera legata da una ciocca dei suoi capelli, in cui venivano benedetti la città e gli abitanti, che da allora la elessero a patrona.
È la Madonna della Lettera, venerata anche a Palmi (Reggio Calabria), dove dal 1582 si conserva un capello, dono di ringraziamento offerto da Messina per gli aiuti ricevuti durante la peste del 1575.
Nella cittadina calabrese il culto è abbinato all’assunzione in cielo di Maria abbandonando la bara, localmente definita varia. E la “Varia”, già ricordata con un francobollo da 800 lire il 2 agosto 1997, è anche la manifestazione a cadenza pluriennale che registra l’apice nell’ultima domenica d’agosto. Per il 2019 è stata confermata; domani ci sarà pure l’annullo, richiesto dal Comitato organizzatore e disponibile, dalle ore 9 alle 13, davanti al palazzo Comunale, ovvero in piazza del Municipio.