Nell’agosto scorso la gara (poi vinta dalla società Leaseplan) per fornire “16.640 autoveicoli di varie tipologie, nuovi di fabbrica e di prima immatricolazione, da utilizzare per il trasporto e il recapito dei prodotti postali”. Ed ora la fase di consegna, che si svilupperà prevedibilmente almeno fino a luglio. A Poste italiane arriveranno Fiat “Panda” (soprattutto per i portalettere e gli addetti dell’articolazione servizi innovativi), “Fiorino” (per le consegne a ditte, “pick up” e “viaggetti”, ossia il riempimento delle cassette di servizio), “Doblò” (situazioni intermedie), “Scudo” (grossi carichi), “Ducato” (trasporto fra uffici e impianti di smistamento) nonché Iveco “35” e “60” (contengono direttamente i carrelli), Piaggio “Porter” (consegne importanti ma in centri storici dove l’accessibilità è ridotta). Tra gli obiettivi, oltre a rinnovare la flotta, vi sono aumentare le vetture (a benzina o benzina-metano invece del diesel) a disposizione dei postini, incrementare il numero di quelle a trazione integrale per il recapito in montagna, migliorare l’assortimento rispetto alle esigenze specifiche, adeguarsi alle necessità ambientali (quasi tutti i mezzi sono “euro 5”). La crescita è anche dal punto di vista tecnologico, ad esempio dotando i veicoli di servosterzo, climatizzatore, telecomando per l’apertura delle porte, airbag, sensori e telecamere di parcheggio (secondo il tipo di furgoni), dispositivi per il controllo di stabilità, kit “ripara e gonfia” in luogo della ruota di scorta e persino di “scatola nera”. Quest’ultima, già introdotta da concorrenti stranieri, serve per attivare più rapidamente i soccorsi in caso di necessità, ricostruire le dinamiche degli incidenti, rappresentare con il tracciamento un deterrente per i furti, gestire l’insieme della flotta.
A bordo arriva la “scatola nera”
28 Feb 2011 20:59 - NEWS FROM ITALY
Come altri operatori, Poste italiane introduce sui propri veicoli l’apparecchio utile a fini statistici e in caso di incidenti. Oltre 16mila i nuovi mezzi in arrivo