“Vi ringrazio per quanto mi avete promesso, sarà lieto di ricambiare con altre cartoline”. Così, il 28 marzo 1943, il sergente maggiore del 4° Reggimento autieri di Verona scriveva all’allievo del 62° Battaglione istruzione di stanza a Merano, nel frattempo trasferito -come mostrano le annotazioni applicate a penna sull’indirizzo- a Trento presso la Fanteria motorizzata. Una comunicazione che suggerisce l’interesse collezionistico, rimasto vivo nonostante il clima bellico, e non è un caso se il testo è redatto su un supporto spedito in esenzione da tassa postale. A farsi notare, tuttavia, sono i nomi del mittente e del destinatario: da una parte Eraldo Pollice, eclettico collezionista e tra i padri fondatori della marcofilia nazionale; dall’altra Renato Artesi, che sarebbe diventato fra i maggiori specialisti di militaria in ogni sua forma. Per inciso, l’intero, di quelli che al verso porta il bassorilievo antico romano e la frase “La vittoria darà i suoi frutti”, è transitato in questi giorni su una nota asta on-line. A venderlo, uno… statunitense.
A volte ritornano
29 Set 2011 16:44 - NEWSPAPERS, MAGAZINES AND SITES
Una comunicazione del 1943 tra collezionisti che hanno lasciato il segno: Eraldo Pollice e Renato Artesi