All’ultima manifestazione del Circolo filatelico peloritano, la “Messina com’era” svoltasi dal 18 al 21 dicembre, non aveva voluto mancare, limitandosi a poche e fugaci presenze. Anche perché Giuseppe Fonseca (ma tutti lo chiamavano Pippo) già stava male, e da mesi. E ieri non ce l’ha fatta.
Nato il 14 maggio 1931, collezionista di area italiana, aveva sviluppato la sua passione soprattutto nel settore tematico, di cui era giurato nazionale. Dal 1981 era consigliere del Centro italiano filatelia tematica e in certi periodi ha guidato gli specialisti di vite e vino, poi quelli interessati a flora e fauna. Per lungo tempo è stato coordinatore dei diversi gruppi attivi all’interno del sodalizio. Si è occupato pure di altri argomenti, ottenendo l’oro nazionale con “Montagne di fuoco” e il vermeil grande con “Alla scoperta di un popolo: i lusitani”.
“Ha dedicato -così lo ricorda il presidente del Cift, Luciano Calenda- la sua intera vita collezionistica a lavorare per la più forte passione che aveva dopo la famiglia: la filatelia. Pippo ed il Cift costituivano un binomio indissolubile che durava da decenni; la sua vitalità, la sua inventiva, le sue intuizioni lo hanno portato a realizzare cose che nessun altro circolo ha mai fatto in Italia, e riusciva sempre, ma dico sempre, ad infilare il Cift nelle iniziative”.
Lo stesso Peloritano, da lui presieduto, era una sua creatura: l’aveva fondato nel 1979 e già nel 1986 aveva conquistato il titolo di campione d’Italia. Da pochi anni la società era stata inserita nell’albo d’oro federale, soprattutto per l’attività espositiva, svolta con le “Peloro” (l’edizione del 1983 accolse la nazionale tematica) e altri appuntamenti, come la “Tema 48” per mini collezioni e le “Intercift”, riguardanti i gruppi tematici.
Pippo Fonseca lascia la moglie Lina, la figlia Cettina (sposata con Cesare Giorgianni), la nipote Urania. Gli ultimi tre, a loro volta, collezionisti.
Le esequie sono programmate per domani alle ore 15, presso la chiesa del Carmine di Messina.