Colpa delle Amministrazioni postali europee, che sempre più difficilmente partecipano al concorso e poi alle premiazioni. Da qui la scelta degli organizzatori, che fanno capo a Guy Coutant, di chiudere. Salvo sorprese, il prossimo 21 settembre sarà l’ultima cerimonia, inerente alle produzioni 2018. Sono i “Grands prix de l’art philatélique” che, come nelle precedenti edizioni, hanno quale riferimento conclusivo il municipio di Bruxelles.
Tre, al solito, le categorie. La prima, quella dedicata al miglior francobollo inciso, vede -tra i settantasei finalisti- primeggiare la Polonia con il foglietto da 14,50 zloty riguardante il centenario della stampa di sicurezza e raffigurante il pianista e politico Ignacy Jan Paderewski. Doveva essere emesso a fine anno, ma il debutto è slittato al 25 gennaio 2019; curiosamente, è stato considerato lo stesso. Si aggiungono, al secondo e al terzo posto, la Slovacchia (ancora un blocco ma da 1,80 euro uscito il 21 agosto ed intitolato al fotografo Ladislav Bielik) e la Repubblica Ceca (41 corone del 14 novembre proponente il dipinto di Paulus Pontius, inserito in una serie di tre incentrata sulle opere d’arte). Gli artefici al bulino sono, nell’ordine, Premysław Krajewski, Rudolf Cigánik e Martin Srb.
La gara per la miglior carta valore rivolta alla gioventù ha visto confrontarsi sessantacinque proposte. Sono emerse quelle di Belgio (cinque francobolli di classe “1”, organizzati in fogli da due serie, giunti il 29 gennaio in onore dei puffi), Germania (70 e 90 eurocentesimi anche a foglietto dell’1 marzo intitolati ai Peanuts) e la parte in striscia del Regno Unito (complessivamente sono quindici esemplari di prima classe al debutto il 16 ottobre sulla saga di Harry Potter).
Infine, ecco il riconoscimento riservato al Belgio, l’unico percorso che dovrebbe rimanere anche in futuro. A conquistare la palma, tanto per cambiare, risultano tre foglietti: richiamano la città di Namur (il titolo offre cinque dentelli di categoria “1” emessi il 27 agosto), il giro PostEurop (due da “3” per il Vecchio continente dell’11 giugno) e le libellule (cinque da “2”, ancora del 27 agosto). I primi sono firmati dalla coppia Myriam Voz e Guillaume Broux; l’ultimo da André Buzin, Kris Maes e Caitlin Hazelquist.