
Questione di intendersi. Una struttura che, tra l’altro, vende cartoline e francobolli, tramite una cassetta ritira la corrispondenza da spedire che poi viene annullata con un manuale dedicato, dal pubblico potrebbe essere considerata un ufficio postale (e nelle indicazioni si presenta come tale). O comunque qualcosa di simile. Non per le Poste della Slovenia, Pošta Slovenije, per le quali tale sede resta uno “shop”, ovvero un negozio, esterno alla rete gestita dall’operatore.
A ogni modo, nelle grotte di Postumia il servizio postale di fatto esiste: sono disponibili dentelli pure personalizzati, mentre l’obliterazione (ufficiale, non un cachet) mostra il proteo, anfibio tipico delle zone carsiche che vive nelle acque profonde.
“Si trovano anche oggetti di corrispondenza e per collezionisti, souvenir e folder postali”, aggiunge la specialista Maria Grazia Dosio. “All’interno della struttura, che dal 1927 è collocata nella grotta sotterranea chiamata «sala dei concerti», attraverso una mostra a pannelli viene valorizzata la storia passata e presente del servizio postale locale (sono riprodotti persino i non emessi italiani di Regno). La postazione costituisce un punto di riferimento che valorizza le Poste offrendo un servizio accreditato e funzionante molto apprezzato dal pubblico, e definirla semplicemente uno «shop» risulterebbe svilente”.

