Il bando si è chiuso il giorno 22 con alcune candidature, ma una formalizzazione dell’esito non è ancora stata diffusa.
Ad anticipare i risultati è tuttavia il quotidiano “La nuova di Venezia e Mestre”, il quale indica nella Edizione property, braccio immobiliare dei Benetton, l’acquirente del fondaco dei Tedeschi, storica sede delle Poste veneziane.
In base all’articolo, firmato da Enrico Tantucci, l’offerta ammonterebbe a circa 53 milioni di euro, 2 in più rispetto all’importo minimo stabilito dalla attuale proprietà, che fa capo alla Europa gestioni immobiliari (gruppo Poste italiane).
Nel servizio si legge: “Questa volta, come invece era accaduto qualche anno fa, l’asta non è andata deserta, anche perché -nonostante i vincoli urbanistici del Comune che gravano sui circa diecimila metri quadri dell’edificio e che prevedono attualmente solo la destinazione ad uffici pubblici- ca’ Farsetti è disposta ad allentarli, se il progetto presentato da Benetton risulterà interessante per l’Amministrazione, come spiega anche l’assessore al patrimonio Mara Rumiz, senza però fare riferimento all’esito della gara. «Certamente non consentiremo che il fontego dei Tedeschi diventi un nuovo albergo -spiega, a questo proposito, l'assessore Rumiz-. L’attuale destinazione è a uffici pubblici, ma il Comune è disponibile a estenderla parzialmente ad attività commerciali o di rappresentanza, se queste siano inserite in un progetto di valorizzazione”.
L’obiettivo del gruppo Benetton -prosegue il giornalista- sarebbe di insediare al fondaco “un «megastore» di forte impatto simbolico, che rappresenti quasi una sorta di immagine globale per il gruppo di Ponzano”.