Anche in Marocco apprezzano le figure filiformi che caratterizzano la produzione dello svizzero Alberto Giacometti (1901-1966). Tanto da avergli dedicato un francobollo, disponibile agli sportelli postali da oggi contro 9,00 dirham. Propone “L’homme qui marche II”.
La contestualizzazione è presto detta. Dal 20 aprile al 4 settembre, il Musée Mohammed VI d’art moderne et contemporain presenta la prima grande retrospettiva africana consacrata alla sua opera. Ha permesso di riunire oltre cento lavori maggiori tra sculture, pitture, disegni ed oggetti decorativi (cui si aggiunge la documentazione fotografica); provengono dalla partner dell’iniziativa, la Fondazione “Alberto e Annette Giacometti”. L’allestimento offre al visitatore la possibilità di avere una visione d’insieme sulla carriera di quello che viene considerato uno fra i maggiori maestri del XX secolo. Si comincia con la formazione nello studio del padre fino agli ultimi impegni, attraverso un percorso che vuole essere, al tempo stesso, cronologico e tematico.