
Cambiamento nell’editoria specializzata francese. Per “L’écho de la timbrologie”, da tempo veicolato solo in abbonamento, il mensile di gennaio sarà l’ultimo. Da febbraio, formalmente sarà tutt’uno con “Timbres magazine”.
Il primo dei circa duemila numeri arrivati ai collezionisti data 15 novembre 1887, voluto da Edmond Frémy, stampato ad Amiens e gestito da Théodule Tellier. Si trattava di un semplice bollettino con gli annunci di settore. Nel 1895, Louis Yvert decise di puntare alla filatelia, diventando poi caporedattore de “L’écho”. Gli succedettero i figli Henri e Pierre con il genero Jean Gervais. L’attuale direttore (ma anche amministratore delegato della Éditions Yvert et Tellier) è il nipote di quest’ultimo; si chiama Benoît Gervais. Dal 2009 a ora caporedattrice è stata Sophie Bastide-Bernardin, che ha espresso un’“immensa tristezza” per l’epilogo.
La fusione -spiega Benoît Gervais ai lettori- è “per continuare a offrirvi una stampa filatelica di alta qualità”, puntando agli altri due mensili, appunto “Timbres magazine” e “Atout timbres”, che continuano a essere venduti in edicola.
