Venne fondata a Zara il 26 marzo 1926. E, ad ottant’anni di distanza, il 10 febbraio giunge il 45 centesimi per la Società dalmata di storia patria, che ne propone l’emblema.
Una data non scelta a caso: contemporaneamente si celebra il “Giorno del ricordo” che, come afferma la legge istitutiva di due anni fa, intende “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.
Ed è in tale contesto che va letto l’operato della associazione, sin dalle origini impegnata su due fronti: uno è scientifico e la vede concentrata nell’approfondire la storia locale; l’altro è patriottico, “nel perpetuare –spiega la stessa Società- la memoria del contributo dato dai dalmati alla civiltà italiana, dall’epoca romana ad oggi”.
Ecco perché il riconoscimento di un francobollo “può esser considerato un omaggio ed uno sprone per l’opera di difendere e diffondere i valori della cultura di una regione spesso negletta in Italia e dagli italiani”.
L’annullo primo giorno a Roma e Trieste.