Dopo i colli fino ai tre chili (è il progetto per l’integrazione logistica dei pacchi), Poste italiane tornerà a gestire al proprio interno altre attività, finora lasciate ad aziende del gruppo o appaltate. A scoprirlo sono state cinque sigle sindacali (Slp-Cisl, Uil poste, Failp-Cisal, Confsal comunicazioni ed Ugl comunicazioni), che hanno chiesto di saperne di più. Anche perché si tratterebbe di “un numero consistente di servizi postali”. Non vi è dubbio -annotano- che l’internalizzazione “va ad incidere in maniera rilevante sull’organizzazione del lavoro e sul carico di lavoro degli addetti al recapito nelle zone coinvolte e pertanto, alla luce di quanto concordato nell’accordo del 28 febbraio 2013, necessita di un passaggio relazionale a livello nazionale prima e regionale poi per l’allargamento del numero delle zone di recapito nei territori coinvolti, in maniera coerente con i parametri concordati”.
Altre attività torneranno all’interno
29 Set 2014 14:12 - NEWS FROM ITALY
Per questo, cinque sigle sindacali hanno chiesto a Poste italiane di rivedere gli accordi in essere