“Lo sviluppo economico registrato in America Latina e l’obbligo dei Governi di avvicinarsi ai rispettivi cittadini creano le condizioni ideali per rafforzare il settore postale nella regione, così da stimolare le economie nazionali e generare benefici sul piano sociale”. A sostenerlo è il direttore generale dell’Unione postale universale, Bishar Hussein. Gli Esecutivi locali -ha detto- non debbono trascurare il ramo, che troppo ha sofferto nel corso dell’ultimo trentennio a causa della sua esclusione dalle politiche di sviluppo e per la mancanza di regolamentazioni. “Il comparto è molto frammentato”, ha aggiunto. La riforma “deve aiutare a consolidare i molteplici attori e ad integrarli in un quadro unico, affinché il mercato sia equilibrato e possa crescere”. Secondo le analisi dell’Upu, diverse revisioni parziali o puntuali introdotte di recente hanno nociuto gravemente allo sviluppo ed alla modernizzazione delle Poste nazionali. Pesando, di conseguenza, sulla capacità di rispettare gli obblighi concernenti il servizio universale. Per mitigare la situazione, l’Unione ha messo a disposizione un approccio strutturato, in modo da consentire ai Governi di riorganizzarsi. Ci si concentra sulla situazione specifica, allo scopo di rafforzare il servizio universale, che deve garantire l’accesso dei cittadini alla comunicazione grazie al coinvolgimento attivo di tutti gli attori. Da ora al 2016, l’Upu e la collegata Unione postale delle Americhe, Spagna e Portogallo investiranno oltre un milione di dollari, inserendosi nel contesto di quanto deciso a Doha. Anche se gli operatori del subcontinente hanno fatto progressi, in media sono scarsamente presenti sul mercato; pochi ne controllano oltre la metà e la maggior parte deve accontentarsi di un venti per cento. Davanti al calo del corriere fisico, occorre che si organizzino per cavalcare il boom registrato con i pacchetti, boom indotto dal commercio elettronico. Un sostegno robusto inerente i colli potrebbe costituire la piattaforma adeguata per altre prestazioni innovatrici, contribuendo alla crescita nazionale. E poi c’è “Correosgiros”, lo strumento per trasferire soldi elettronicamente: si basa sul sistema finanziario internazionale dell’Upu e costituirà un asse di lavoro. Nel 2012, l’America Latina ha ricevuto trasferimenti per 61,3 miliardi di dollari, giunti soprattutto da Stati Uniti, Spagna e Giappone. Essi “rappresentano un’importanza cruciale per lo sviluppo macro e microeconomico dei Paesi beneficiati, e le Poste contribuiscono a far diminuire le tariffe proponendo supporti accessibili ed a prezzi abbordabili”.
America Latina: l’impegno dell’Upu
17 Mag 2014 00:48 - FROM ABROAD
Da qui al 2016, insieme all’Upaep, investirà oltre un milione di dollari per agevolare le riforme nel settore postale