Jean de Sperati, ormai più che un contraffattore. Qualcuno lo definì vero e proprio artista e lui stesso non nascose, orgogliosamente, questa sua “abilità”. Nato nel 1884 a Pisa e morto nel 1957 ad Aix-les-Bains, le sue riproduzioni hanno dato filo da torcere a periti, commercianti, collezionisti.
Resta il fatto che le “cartevalori” realizzate mostrano una... marcia in più rispetto ad altre e spesso sono insidiose.
A fare il punto sulla situazione, il lavoro di Antonello Cerruti “Antichi Stati Italiani - Originali e falsi” (20,00 euro).
In undici fogli stampati su carta fotografica, esamina tredici francobolli ottocenteschi e li confronta con quelli creati in proprio dal personaggio. Evidenziando, grazie anche al colore ed agli ingrandimenti, le caratteristiche che permettono di distinguerli.
Gli esemplari citati sono la “Crocetta” di Napoli, l’80 centesimi di Parma, il 50 bajocchi e l’1 scudo pontifici, il 5 ed il 40 centesimi sardi della prima emissione, i tagli da ½, 5, 10, 20 e 50 grana di Sicilia, l’1 ed il 2 soldi della prima serie di Toscana.