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editor Fabio Bonacina

27236 news from 8/3/2003

Gli investigatori confermano le responsabilità di Bruce Ivins, il microbiologo suicidatosi due anni fa. Cinque le persone uccise e altre diciassette le colpite dalla micidiale polverina bianca diffusa attraverso lettere

Uno degli annulli che citano la vicenda antrace
Uno degli annulli che citano la vicenda antrace

Per il dipartimento di Giustizia, l’Fbi e l’Us postal inspection service il caso antrace sarebbe chiuso. Proprio quello che, sul finire del 2001, ha ucciso cinque persone, fra cui due portalettere, e colpito altre diciassette, venute a contatto con la letale sostanza infilata in alcune buste affidate al sistema postale insieme a messaggi del tipo “Death to America, Death to Israel, Allah is great”.

Sula scia della forte emozione causata dai dirottamenti aerei dell’11 settembre, la vicenda contribuì a rendere ancora più drammatica la situazione, inducendo gli operatori postali a varare misure eccezionali. La stessa Usps firmava un’ampia azione informativa nei confronti dell’utenza e irradiava le missive sospette prima di inserirle in confezioni plastiche che spiegavano la procedura e gli effetti sui contenuti. In Italia, l’allora amministratore delegato di Poste, Corrado Passera, assicurava che, accanto ad una maggiore attenzione, era stato esteso l’impiego di guanti, mascherine e controlli ai raggi “X”.

La vicenda è sintetizzata in un rapporto da 92 pagine (ma il lavoro generale ne conta 2.700) ed è il frutto della più larga inchiesta riguardante attacchi attraverso armi biologiche nella storia statunitense. La “Amerithrax task force”, che ha coinvolto a tempo pieno tra i venticinque e i trenta investigatori dell’Fbi, dell’Us postal inspection service e di altre agenzie, ha investito nel caso centinaia di migliaia di ore. Le loro investigazioni hanno totalizzato oltre 10mila interviste a testimoni in tutto il pianeta, l’esecuzione di 80 ricerche, il recupero di 6mila oggetti. Senza contare le 5.750 citazioni dell’autorità giudiziaria e la raccolta di 5.730 campioni ambientali da 60 siti.

Secondo gli esperti, i responsabili non furono agenti segreti stranieri, neonazisti o terroristi di Al Qaeda, ma il microbiologo civile dell’Esercito Bruce Ivins, che lavorò da solo nel pianificare ed eseguire le aggressioni. Si è suicidato il 29 luglio 2008, a sessantadue anni.

Negli Usa la posta sospetta veniva trattata separatamente e poi inserita in involucri come questo
Negli Usa la posta sospetta veniva trattata separatamente e poi inserita in involucri come questo



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