Fiera più che millenaria (e celebrata dal francobollo dell’8 agosto 2000, costo 1.000 lire o 52 centesimi) quella che Aosta, ogni 30 e 31 gennaio, dedica a sant’Orso. Anche questa volta non manca l’ufficio postale distaccato, allestito presso il municipio in piazza Chanoux 1 ed operativo oggi e domani tra le ore 8 e le 18. Una tradizione marcofila avviata nel 1979, tanto che vi è pure il cartello segnaletico, dove l’annullo viene qualificato “ricordo filatelico” ed una sintetica spiegazione compare, espressa in tre lingue, su un libretto promozionale.
“Come ogni anno, mille espositori, tra artisti e artigiani valdostani, presentano con orgoglio e legittima soddisfazione i frutti del loro lavoro, svolto come hobby o come vera e propria attività professionale”, spiegano dalla Regione, lo stesso ente che ha commissiona il manuale. L’appuntamento esprime l’identità della popolazione celebrando “un forte senso di appartenenza storico-culturale verso il proprio territorio”. Sui tavoli, opere “derivanti anche dalla ricerca e dall’utilizzo di stili innovativi”; sono i simboli tangibili di una cultura antica, così da “vivere un’esperienza unica”, fatta di sensazioni quotidiane dal fascino antico.