Non solo l’annullo di Villa Opicina (Trieste), che sarà impiegato tra le ore 21 e le 24 di questa sera al valico di Fernetti. La caduta dell’ennesimo muro in Europa sta generando una piccola festa dentellata.
Da questa notte -come ricordano con efficacia il 45 centesimi distribuito da Lubiana il 23 novembre e il manuale disponibile domani- non ci saranno più barriere in quasi tutto il continente. Ai quindici Paesi (tredici Ue, fra cui l’Italia, ma anche Islanda e Norvegia) che già condividono l’accordo nato il 14 giugno 1985 nella cittadina lussemburghese di Schengen, si aggiungono ora Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia ed Ungheria.
Diverso nella immagine ma identico nel messaggio è il 10 corone, giunto ieri da Praga. Il semaforo con tutte le luci verdi sottolinea il fatto che non ci saranno ostacoli capaci di fermare le persone in movimento, almeno all’interno dell’area. Area che da domani si estenderà dal Portogallo all’Estonia, dall’Islanda a Malta e che in marzo accoglierà pure la Svizzera.