Il 150° anniversario dalla fuga di Leopoldo II e dalla nascita del Governo provvisorio (oggi alle ore 12 si inaugura la mostra a palazzo Vecchio, che propone anche una sintetica collezione dell’Aspot). Ma non basta: per Firenze il 2009 segna, allo stesso tempo, il secolo e mezzo del proprio quotidiano, “La nazione”. “Nacque -ricorda Gian Carlo Sorelli, al giornale dal 1947 al 1987 come ispettore alla diffusione e alla promozione- il 14 luglio 1859, in poche ore, per volere del capo dell’Esecutivo toscano, Bettino Ricasoli. Aveva un solo obiettivo: protestare per l’avvenuto armistizio stipulato da Napoleone III, nonostante tutte le vittoriose battaglie della Seconda guerra d’indipendenza condotte dalle truppe franco-piemontesi e la ritirata degli austriaci. L’accordo metteva in pericolo la progettata politica di Cavour e dello stesso Ricasoli per giungere all’unificazione, costringendo alle dimissioni Cavour”. “È stato un combattente giornale politico; fra i suoi collaboratori annovera persone del calibro di Alexandre Dumas padre: fu, al seguito dei «Mille», il primo inviato di guerra nella storia dei giornali. E poi vi hanno lavorato Edmondo De Amicis, fondatore e direttore di giornali, Massimo D’Azeglio, Giosuè Carducci, il cronista Carlo Lorenzini, noto come «Collodi», Niccolò Tommaseo, Luigi Settembrini...”. Tra le iniziative per il giro di boa è atteso, proprio il 14 luglio, un francobollo da 60 centesimi. Nel frattempo, però, la promozione postale avviene attraverso l’affrancatrice meccanica.
Aspettando il francobollo, la... rossa
30 Apr 2009 11:06 - NEWS FROM ITALY
L’impronta festeggia il 150° del quotidiano fiorentino “La nazione”, nato nel difficile 1859. Oggi a palazzo Vecchio l’apertura della mostra sul Risorgimento