“Una vendita con brillanti risultati, sia come percentuale di lotti ceduti (quasi l’84%: l'87% per la filatelia ed il 74% per la letteratura), sia per i realizzi delle singoli voci, molte delle quali hanno triplicato o quadruplicato il prezzo minimo di partenza”. Così, a bocce ferme, Paolo Vaccari commenta i risultati dell’asta di filatelia, storia postale e letteratura filatelica svoltasi a Vignola sabato 3 maggio. Quasi 1.400 le proposte offerte. Fra i migliori rilanci, una prefilatelica del Ducato di Modena datata 1768 (lotto 6), passata da 170 a 600 euro, ed un'altra del 1847 (lotto 38) presentata a 130 euro e arrivata a 660. Bene anche il Lombardo Veneto: “I lotti 223 e 224, partiti rispettivamente da 200 e 360 euro, dopo un'accesa disputa in sala, sono stati aggiudicati a 1.700 e 1.900. Ma il migliore realizzo ha riguardato tre offerte (633, 634 e 635), cedute allo stesso acquirente: si tratta di segnatasse del Regno d'Italia utilizzati su lettera al posto dei francobolli; proposti complessivamente a 16mila euro, ne hanno totalizzati 20mila”. Valutazioni spesso raddoppiate o triplicate anche per la letteratura. Ad esempio, il catalogo di vendita della Phillips “Alphonse - Pontifical States and Sicily” (lotto 1.091) è lievitato da 20 a 70 euro, mentre i “colleghi” della Robson Lowe “Maria Theresia” di Lombardo Veneto e “Lombardy Venetia” (1.096) sono giunti a 140 euro contro i 20 iniziali. “Va infine sottolineato che, come ormai è tradizione, alle nostre aste l'acquirente non paga le commissioni sull'acquisto, di solito fissate al 20%”.
Asta Vaccari: venduto l’84% dei lotti. Molti i rilanci
07 Mag 2003 11:46 - NEWS FROM VACCARI