L’Italia entrata nel novero dei Paesi civili. In grado di annunciare per tempo gli aumenti tariffari. Certo, si è ancora distanti da quanto fatto, ad esempio, in Francia e in Germania, che informano con mesi di anticipo. Però, almeno questa volta, a dipendenti e clientela è stata evitata la sorpresa dell’ultimo momento. Quando, cioè, i giochi ormai sono stati fatti. Il listino entrerà in vigore con l’1 gennaio, recependo le richieste che Poste italiane aveva presentato all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni prima delle vacanze estive. Tabelle alla mano, le tariffe interne relative alla posta ordinaria e raccomandata sono state incrementate per i diversi scaglioni di peso. In particolare, il porto base, ossia la lettera contenuta nei venti grammi, passa da 60 a 70 centesimi (importo inalterato dal 20 maggio 2006, quando le categorie ordinaria e prioritaria vennero unificate), mentre la raccomandata di uguale peso sale da 3,30 a 3,60 euro. Anche i rapporti ordinari con l’estero sono stati rivisti. Considerando sempre la quota minima per invii fino a venti grammi, si lievita da 0,75 a 0,85 euro con le spedizioni verso l’Europa ed il Mediterraneo, da 1,60 a 2,00 per l’Africa, l’America e l’Asia, da 2,00 a 2,50 per l’Oceania. Il quadro delle modifiche è più ampio; tocca infatti voci come avvisi di ricevimento, atti giudiziari e la corrispondenza, ordinaria e raccomandata, on-line. Naturalmente, la decisione implica un aumento nei nominali per i francobolli commemorativi che usciranno nei prossimi mesi: l’elenco diffuso il 18 dicembre, insomma, dovrà essere ripensato.
Aumentano le tariffe postali
24 Dic 2012 15:30 - NEWS FROM ITALY
Dall’1 gennaio il porto base per l’interno passerà da 60 a 70 centesimi. Rivisti, fra l’altro, i prezzi per raccomandate e rapporti con l’estero