Vent’anni dopo, il ricordo. Proprio nell’impianto di Imola (Bologna), l’autodromo intitolato ad Enzo e Dino Ferrari che l’1 maggio 1994 vide morire in un incidente il pilota brasiliano Ayrton Senna (il giorno prima perì, inoltre, il collega austriaco Roland Ratzenberger).
È la manifestazione “Ayrton Senna tribute 1994/2014”. Da domani a domenica 4 -annunciano i promotori- il circuito resterà aperto ad appassionati e tifosi che vogliono rendere omaggio al campione. Possibile compiere giri di pista sicuri con la propria auto, la moto o a bordo di una supercar, partecipare ad una gara di go-kart, alle corse podistica o ciclistica. Insomma, “ognuno potrà «correre» a modo suo, ma avendo nel cuore Ayrton”.
Non mancheranno i protagonisti del Motorsport: team di Formula 1, grandi case automobilistiche, conduttori e tecnici di ieri e di oggi si ritroveranno per testimoniare che, “da quel giorno, tutto è cambiato”: la sicurezza è divenuta la parola d’ordine.
Previsti simulatori di guida, pista e modellini radiocomandati, kart elettrici e macchine a pedali per bambini, sfide di pit-stop, mostre fotografiche, d’arte e di oggetti unici appartenenti alla storia di Senna. Senza dimenticare la rassegna allestita al Museo Checco Costa: una collezione privata interamente svelata al pubblico, che comprende i kart, le moto, le monoposto e i tanti cimeli.
Non mancherà la sottolineatura postale, richiesta dal Circolo culturale filatelico numismatico “Guido Piani”; sarà disponibile, sempre giovedì e nello stesso contesto, dalle ore 14 alle 18.
I due decenni dalla scomparsa sono stati rammentati il 5 marzo con una serie di Monaco, ma anche San Marino (cui il confronto della tragedia era intitolato) ha annunciato un intervento.