A Roma -proteste permettendo- Babbo Natale arriverà un po’ prima rispetto alla tradizione: l’appuntamento è per giovedì 16 dicembre alle ore 10.30, naturalmente alla sede postale di piazza San Silvestro 19. A Milano giungerà a ruota: alle 11 si troverà in piazza Cordusio 1, ma allo stesso orario sarà a Ferrara all’istituto comprensivo “Don Milani” di via Pacinotti 48 ed a Forlì alle Poste centrali di piazza Saffi 28, per recarsi poi alle 11.30 a Treviso in piazza Vittoria 1. L’iniziativa avrà repliche successive. Ad esempio, il 17 dicembre alle 11 a Chiari (Brescia) ospite del Cpd situato in via dell’Agricoltura 3, al Frosinone Centro in piazza della Libertà 9 e al Latina Centro in piazzale dei Bonificatori 8; il 21 sempre alle 11 sarà al Chieti Stazione di via Pescara 221, il 22 allo stesso orario presso il Pescara Centro di corso Vittorio Emanuele 106 e il 23 alle 12 presso il Palermo Ausonia in via De Gasperi 103 e alle 17 a Venezia, atteso allo spazio filatelia di Venezia, che si trova alle fondamenta del Gaffaro 3510 Dorsoduro. In qualche altro luogo, come oggi a Teramo presso l’immobile di via Paladini 42, si è mosso d’anticipo.
In tutte le località coinvolte, Santa Claus “darà le ultime indicazioni ai suoi postini e poi, a bordo di veicoli rigorosamente ecologici, via di corsa a leggere le letterine che grandi e piccini hanno scritto per affidargli sogni e speranze. Poste italiane rinnova la liturgia di una tradizione antica, insieme alla magia di un mondo dove i miracoli sono ancora possibili, dove il meraviglioso si confonde con il reale, e il visibile e l’invisibile convivono facilmente”.
Sono oltre 150mila le letterine raccolte ogni anno dai postini italiani di Babbo Natale. Ed è un dato in controtendenza! In quasi tutto il mondo, infatti, i volumi della corrispondenza diminuiscono, mentre lui continua a incassare la simpatia di milioni di bimbi che affidano i desideri ad un gesto semplice. A tutti -è la promessa- sarà inviata una risposta personalizzata e un simbolico dono, in segno di amicizia e solidarietà.
Con il generoso vecchietto, agli sportelli torna “Io ci credo che esisti” (120 pagine a colori, 9,90 euro): raccoglie le missive speditegli nel corso del tempo. Il libro, volto ad aiutare l’associazione Amici dei bambini (Aibi) impegnata a favore dell’infanzia abbandonata, un anno fa, nel giro di poche settimane, ha venduto oltre diecimila copie.
In alcuni uffici sono disponibili cassette speciali dove imbucare la propria missiva, con o senza francobollo; se l’indirizzo è chiaro, eccezionalmente possono essere impiegate anche le buche abituali.
Non mancano le iniziative locali. Trieste, ad esempio, già ha accolto la maestra Manuela Acquafresca, scrittrice di fiabe e autrice per l’occasione de “Il primo Natale di..... Francobollo”, una favola rivolta ai giovanissimi, poi coinvolti in laboratori specifici. I lavoretti così realizzati rimarranno in mostra al Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa sino al termine delle feste.
Diversa è un’altra proposta segnalata in Lombardia; gioca sulle cartevalori emesse per gli auguri ma anche per il vino Berlucchi. Una sorta, dunque, di brindisi tra il sacro ed il profano. Per domani è stata organizzata una gara fra tutti i duemila uffici postali della regione; sarà premiato (con il prestigioso vino della Franciacorta) quello che avrà distribuito più francobolli o altri prodotti collegati.