Qualche esperto la definisce una reazione alla crisi d’identità, sulla quale giocano spinte eterogenee come integrazione europea, correnti migratorie, mondializzazione, crisi economica, riflussi nazionalistici. Quello che è sicuro è che le bandiere tornano a sventolare su lettere e cartoline.
Ormai archiviata l’iniziativa italiana del 7 gennaio, peraltro motivata dal centocinquantenario, un’analoga scelta è stata notata in Scandinavia. Il 24 gennaio, ad esempio, la Finlandia ha varato un francobollo autoadesivo di seconda classe (60 eurocentesimi) confezionato in fogli da dieci in cui figura, leggermente in rilievo, il drappo nazionale, presente senza altre spiegazioni.
Oggi, invece, è il turno della Svezia, che festeggia il mezzo millennio del proprio. Cinque gli esemplari varati e validi per spedire lettere ordinarie all’interno (costo: 6,00 corone l’uno); quattro, raccolti in carnet autoadesivi da dieci pezzi, la propongono in altrettanti contesti (fra i quali dipinta sulla fronte del tifoso), mentre nell’ultimo, in bobine, ha ottenuto il primo piano.