Non è ancora formalmente il presidente degli Stati Uniti (lo diverrà dopo le cerimonie del 20 gennaio), ma Barack Obama è già nei francobolli. Certo, non in quelli ufficiali del suo Paese, visto che la normativa locale vieta ai viventi, persino alle altissime cariche dello Stato, di finire fra i dentelli.
L’iniziativa -citata oggi dalle agenzie internazionali, fra cui l’Ansa- arriva dalla Liberia. Monrovia ha firmato un minifoglio con nove pezzi identici da 1,40 dollari locali che offrono il designato inquilino della Casa bianca. In base alle informazioni raccolte, l’emissione risalirebbe al 5 novembre, quindi prodotta a ridosso dal confronto elettorale (la vittoria contro il repubblicano John McCain risale al giorno precedente). Solo ora, tuttavia, sarebbe giunta sui mercati internazionali.
Tra le altre performance già note figura una carta valore predisposta da uno degli operatori autorizzati da Usps, l’operatore ufficiale statunitense, a realizzare e vendere personalizzati.
Senza dimenticare il maxi mosaico che la Reuters ha individuato a Jakarta il 25 ottobre: composto esclusivamente da francobolli, raffigura l’allora candidato democratico. L’interpretazione era stata proposta durante l’Asian international stamp exhibition.
Certo poco postale, comunque indiscutibilmente collegata a questo mondo, è la maglietta con un esemplare di fantasia di prima classe; raffigura il nuovo premier e lo slogan “Yes we can 08”. L’articolo è commercializzato dalla Frontlinet.