Debutto alla grande per il francobollo da 60 centesimi dedicato alla beatificazione di Giovanni Paolo II. Che ha visto alla cerimonia di lancio pure il ministro allo Sviluppo economico, Paolo Romani, artefice dell’iniziativa dentellata. È sostanzialmente la prima partecipazione da quando ha raggiunto il vertice del dicastero. “Di solito -è la sua dichiarazione raccolta dall’Ansa- in queste occasioni si stampano tre milioni di francobolli: questa volta ne abbiamo emessi dodici milioni, quattro volte tanto, per rendere onore a un Papato straordinario, già celebrato con altri francobolli nel corso del suo svolgimento”. È stato -ecco un altro concetto- un uomo che ha cambiato il mondo: non potevamo non partecipare. La stessa Europa è merito suo. La sua grandezza la capimmo sin da quando si presentò al mondo sbagliando a coniugare il verbo “correggere”.
La cerimonia si è svolta oggi all’aperto (anche il tempo ha… collaborato) presso palazzo Maffei Marescotti, sede del Vicariato: è stata preceduta da due filmati, uno dei quali riguardante la carta valore, l’altro la medaglia prodotta dal Poligrafico.
“Tra le tante iniziative in occasione della beatificazione quella di emettere un francobollo è certamente la più appropriata”, ha detto -secondo quanto riporta l’Agi- il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta. Karol Wojtyla -ha aggiunto- ha rappresentato una figura irripetibile, un grande comunicatore. Quindi, francobollo e medaglia appaiono il giusto riconoscimento, l’omaggio più forte. E, come il 21 marzo alla presentazione della congiunta con il Vaticano, Letta ha ringraziato i vertici di Poste, definendo il presidente Giovanni Ialongo e l’amministratore delegato Massimo Sarmi, entrambi seduti tra il pubblico in prima fila, “davvero una bella coppia”.
“La figura di Giovanni Paolo II attira per il suo senso della misericordia”, è stata la sottolineatura del vicario di Roma, Agostino Vallini. “Il suo senso della misericordia per cui non si è mai rifiutato di incontrare nessuno, perfino chi aveva attentato alla sua vita. Un uomo che ha sempre detto parole di vita e mai di circostanza, parole che hanno toccato il cuore di tutti. Giovanni Paolo II fa pensare, e questo in un mondo che va di fretta dove non abbiamo più tempo di pensare”.
Al francobollo -aveva anticipato ieri lo stesso Ialongo- “affidiamo il compito di tramandare la memoria di un pontefice dalla voce autorevole e coraggiosa, che ha saputo diffondere l’attualità e l’universalità del messaggio evangelico in tutto il mondo. La beatificazione di papa Giovanni Paolo II rappresenta dunque un momento ricco di significato per l’intera collettività. Poste italiane è perciò orgogliosa di contribuire alle celebrazioni attraverso questa emissione”, che l’1 maggio verrà proposta “in oltre 300 siti su scala nazionale”.