In Francia, più che l’aumento delle tariffe postali previsto da Capodanno, si è fatto notare l’addio alla lettera “rossa” (cioè la prioritaria), decisione che ha provocato non poche polemiche. Più “tranquillo” sembra essere quanto avverrà, sempre dall’1 gennaio, in Belgio. È fra i Paesi che hanno scelto il primo giorno del 2023 per rivedere il listino. La manovra, spiega l’operatore nazionale Bpost, compensa parzialmente l’aumento dei costi di distribuzione, in gran parte legato all’evoluzione dei salari, alla crescita del prezzo per l’energia, agli oneri vista la forte riduzione dei volumi (-32% in meno di cinque anni). Tale adeguamento “consente di continuare a garantire a ciascun cittadino un servizio universale di qualità, senza sovvenzioni da parte dello Stato”. Nel dettaglio, il francobollo non prioritario nazionale va da 1,19 a 1,39 euro (1,36 al pezzo acquistando il foglio da dieci); il prioritario sale da 1,89 a 2,17 (2,14 per i dieci). Oggi oltre l’82% dei clienti sceglie un francobollo della prima categoria; il 99% acquista un foglio, optando quindi per la spesa più bassa. Quanto ai pacchi, il “mini colis small” nel chilo, ad esempio, vede il suo prezzo salire da 4,60 a 5,60. Secondo i calcoli dell’azienda, l’aumento medio per tutti i prodotti postali nazionali risulta di circa il 12,3%. L’incidenza sul bilancio familiare mensile si aggira intorno ai 37 centesimi. Curiosa la sovrattassa di 1,00 euro per i colli spediti nel Paese tra “Black friday” e Natale, fase di maggior traffico: questo “al fine di compensare i costi in eccesso generati durante tale periodo e favorire la diffusione della domanda al di fuori di esso”. Già è in vigore per le grandi aziende, dall’anno prossimo verrà estesa ai privati.
Belgio pronto all’aumento del tariffario
19 Dic 2022 00:49 - FROM ABROAD
Curiosa la sovrattassa di 1,00 euro introdotta per ogni pacco nazionale spedito tra il “Black friday” e il Natale, così da contribuire a coprire le maggiori spese e indurre i mittenti a scegliere un altro periodo