Peccato che non si riesca a tenere conto delle esperienze precedenti, dei vari Aldo Manuzio, dove cioè la vignetta del francobollo punta al ritratto del personaggio senza dire chi fosse. L’omaggio al filosofo, storico e politico Benedetto Croce andrà ad implementare la stessa, anonima, galleria dentellata, caratterizzandosi soltanto per un “fondino con motivi decorativi”. Non aggiungendo nulla al precedente tributo, realizzato il 25 febbraio 1966, quando la sensibilità per la comunicazione era ben più acerba. Eppure -ricordava nel bollettino illustrativo di mezzo secolo fa il futuro presidente della Repubblica, Giovanni Leone- le potenzialità per presentarlo meglio non sarebbero mancate. “L’imponente patrimonio di idee e di insegnamenti non può essere inquadrato neppure nella sintetica indicazione del numero e del titolo delle opere, che riempiono una biblioteca (oltre sessanta volumi) e che in una vasta e varia ricchezza di temi suscitarono i più larghi interessi ed aprirono ampie prospettive di metodo e di ricerche”. Il prossimo 25 febbraio -giorno della nascita- ecco dunque il bis per l’intellettuale, rammentato nel centocinquantesimo anniversario. Dal costo di 95 centesimi, è autoadesivo, approntato in fogli da ventotto e stampato in ottocentomila unità. Vi ha lavorato Silvia Petrassi. L’annullo sarà impiegato nel centro natale, Pescasseroli (L’Aquila), mentre il bollettino illustrativo propone due interventi: del presidente della Fondazione biblioteca “Benedetto Croce” Piero Craveri e del docente (a riposo) in Storia della filosofia dell’Università fiorentina Michele Maggi.
Benedetto Croce? Se la prenderà, ma con... filosofia
19 Feb 2016 13:50 - ITALIAN ISSUES
Il tributo al personaggio nel centocinquantesimo anniversario trascorso dalla nascita propone il solo viso, com’è accaduto mezzo secolo fa