Mentre Adusbef, per l’aggiornamento al listino prezzi introdotto a Capodanno, ha minacciato le vie legali, da Bolzano il Centro tutela consumatori utenti fa i confronti. Secondo la sua verifica, oggi, se si vuole spedire una corrispondenza ordinaria da venti grammi per l’interno, conviene farlo in Portogallo, perché occorrono soltanto 32 centesimi. Meno della metà rispetto all’Italia, dove costa 70. Il Paese più caro, invece, è la Finlandia: ne servono 80, ma per quel prezzo lo scaglione di peso arriva a quota cinquanta grammi. La revisione approvata dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni -viene precisato- “non è da considerarsi di lieve entità. Nel caso delle lettere definite erroneamente «prioritarie»”, l’aumento è stato del 17%. Valutazioni anche in merito al servizio. Lo standard europeo per le missive chiamate di “prima classe” o “prioritarie” è il seguente: almeno il 95% di esse raggiunge la destinazione entro il giorno lavorativo seguente. Tale riscontro, i clienti di Poste italiane “se lo possono solo sognare”; che l’azienda prema volentieri sull’acceleratore delle tariffe può essere comprensibile, “incomprensibile è invece che l’Autorità di vigilanza non si degni di dare un’occhiata oltre frontiera, prima di dare il suo ok”. Questo drastico aumento degli oneri -precisa il direttore del Ctcu, Walther Andreaus- “non è in alcun modo giustificabile”. La società, negli ultimi anni, ha smontato sistematicamente la copertura capillare del servizio postale da eseguirsi sei giorni a settimana, e non ha offerto agli utenti una qualità adeguata. “È ora che, almeno in Alto Adige, questo servizio passi alla Provincia”.
Bolzano propone la gestione provinciale del servizio postale
18 Gen 2013 09:35 - NEWS FROM ITALY
La richiesta avanzata dal Centro tutela consumatori utenti. Il quale, inoltre, ha confrontato i tariffari di alcuni Paesi europei…