Anche a Gallarate c’era un mensile di filatelia che si chiamava “Il collezionista”. Debuttò nel 1923, novanta anni fa, e durò pochissimo: appena due numeri quelli noti, datati 15 luglio e 15 agosto. Poi più nulla. Tanto che se ne perdette la memoria.
Memoria ora ritrovata, grazie al pratese Istituto di studi storici postali: tra le 1.200 testate di settore che conserva, c’è pure questa.
A valorizzarla è stato il giornalista Beniamino Bordoni, che abita nella cittadina del Varesotto e si interessa di storia locale. “Per quanto abbia fatto delle ricerche -spiega- non mi risulta che l’iniziativa sia proseguita. È comunque un documento interessante, tanto è vero che adesso è stato inserito in un «cartoncino» della collana «Galerate», diretta da Elio Bertozzi”. Testimonia la vitalità del territorio e come la filatelia contagiò anche tale zona. “Si aggiunge ad un altro reperto, risalente addirittura al 1918: è lo statuto dell’Unione collezionisti del Gallaratese, che si rivolgeva ai «collezionisti di francobolli postali, bolli in genere, cartoline illustrate, monete e medaglie commemorative, curiosità»”.
Quanto al periodico, venne stampato dalla tipografia Moderna, costava 50 centesimi di lira e vedeva quale gerente responsabile Giovanni Giumani. Era prodotto dallo Studio filatelico internazionale di Icilio Bianchi, pure per altri motivi nel settore della carta stampata: tra lo stesso 1923 ed il 1925 diresse il giornale “Unione”.
Il primo numero, di 8 pagine, è probabilmente originato da un semplice listino prezzi; racchiude approfondimenti sulla storia delle cartevalori, curiosità e cita grandi personaggi appassionati, quali re Giorgio V. Offre, inoltre, momenti di svago a tema. Non manca la parte commerciale, frutto degli interessi sostenuti dall’editore. Il secondo di pagine ne conta 16 e riprende la medesima linea. Si fa notare, ad esempio, l’intervento dedicato all’importanza didattica della filatelia.