Dalla cronaca (news precedenti) a quello che oramai è il passato. Il soggetto è sempre lo stesso, i calendari. Nel caso specifico, i lunari d’antan dovuti ai portalettere: a fine anno li regalavano all’utenza sperando in una mancia.
La curiosa rassegna è ospitata -fino al 31 gennaio- a Roma presso le Poste centrali, quindi in piazza San Silvestro 19, ed è stata realizzata dall’Archivio storico dell’azienda.
Ne esistevano di due tipi, viene spiegato. Uno a libretto, da tenere a portata di mano per consultare le informazioni contenute. L’altro, invece, era da appendere al muro.
Il primo esemplare di cui si abbia traccia risale al 1865. È uno spartano opuscolo da 64 pagine con informazioni su tariffe e servizi offerti, senza trascurare altre opzioni, come eclissi e festività. Gradualmente, la parte decorativa conquista un proprio ruolo, soprattutto sulla copertina. Dove compaiono, secondo i casi, città, figure mitologiche, elementi volti a celebrare il progresso e poi lui, il postino. Anche lo stile grafico segue la moda del tempo e collabora nel raccontare il Paese da un punto di vista molto particolare.