Mentre il mondo della politica è impegnato nel tentare di predisporre la nuova compagine governativa, la “Gazzetta ufficiale” del 21 agosto sostituisce il “Regolamento concernente l’organizzazione del ministero dello Sviluppo economico” con quanto previsto nel decreto 93, firmato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il 19 giugno scorso.
Secondo tale impostazione, che verrà applicata dal 5 settembre, il dicastero è composto da dodici (non più quindici) uffici di livello dirigenziale generale, coordinati da un segretario generale.
Uno di questi è la direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali, approfondita nell’articolo 11. Essa si occupa, tra l’altro, di:
- studiare le prospettive di evoluzione per reti e servizi, partecipare all’attività in ambito internazionale, curare il recepimento della normativa europea;
- affidare il servizio universale e regolare i rapporti con il suo fornitore, perfezionare ed applicare il contratto di programma;
- rilasciare licenze ed autorizzazioni postali e determinare i relativi contributi da acquisire al bilancio dello Stato;
- seguire i rapporti con l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni;
- gestire il fondo di compensazione per gli oneri del servizio postale universale;
- supportare la politica filatelica e l’emissione delle cartevalori postali, assicurare il segretariato della Consulta per l’emissione di cartevalori postali e la filatelia nonché della Commissione per lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali;
- rilasciare i titoli abilitativi per l’espletamento di reti e servizi di comunicazione elettronica, radiodiffusione sonora e televisiva, occupandosi al tempo stesso di licenze ed autorizzazioni postali.
Entro sessanta giorni dall’entrata in vigore, un ulteriore decreto, questo del ministro allo Sviluppo economico, provvederà a individuare gli uffici dirigenziali di secondo livello nonché a ripartire, nelle strutture centrali e periferiche, il personale.