“Con lo spirare del 1915 siamo entrati nel sedicesimo anno del secolo ventesimo, ed il portalettere, la cui funzione si rivela sempre più importante con l’intensificarsi delle comunicazioni ferroviarie, marittime, automobilistiche, telegrafiche e telefoniche non può fare a meno di formulare, per antica consuetudine, i suoi auguri al numeroso pubblico, il quale proprio dal postino attende che gli siano portate lettere e cartoline che hanno per ogni singola persona speciale importanza”. È uno dei passi che accompagnano il calendario postale del 1916, oggetto che il fattorino consegnava ai propri “clienti”, sperando in un riconoscimento economico. Il lunario è catalogato nel volume “La tradizione dei calendari postali”, edito nel 2007 da Poste italiane. All’interno del lavoro vengono riprodotti i reperti individuati, alcuni dei quali particolarmente interessanti. Come quello risalente a cento anni fa esatti. Dal maggio del 1915 -si ricorda nella scheda di accompagnamento- pure l’Italia è in guerra. Sul tema non compaiono riferimenti troppo espliciti, anche se vi si legge che “il portalettere adempie sempre con precisione militare al suo servizio”. La copertina propone la bandiera nazionale trasformata in sipario e sostenuta da Mercurio, armato di caduceo e di elmo alato, che “bonariamente osserva la luce spandersi sulla Penisola in mezzo al mare”. È solo nel lato retrostante che appare un preciso richiamo al conflitto: un disegno cita il volo propagandistico di Gabriele D’Annunzio su Trento e Trieste.
Capodanno/2 Gli auguri del portalettere
01 Gen 2016 02:47 - NEWS FROM ITALY
Mercurio sposta il sipario tricolore e svela il sole sulla Penisola. Mentre il postino “adempie sempre con precisione militare al suo servizio”. Così si presentava il calendario del 1916