In qualche ufficio il cartello è ben evidente; in altri, la disponibilità è presentata in modo più discreto, magari avendo allestito una sala dedicata. Senza dimenticare la pubblicità: manifesti, striscioni ed altri strumenti che possono promuovere uno specifico ufficio.
Poste italiane si è accorta che mancano i soldi; così, dopo aver drenato risorse attraverso i prodotti tradizionali, cerca di allocarle sul mercato proponendo prestiti e mutui. Per questo ha avviato due percorsi paralleli.
Il primo strumento si chiama “Prestito bancoposta”; prevede assegni da 1.500 a 30mila euro, rimborsabili fino a 84 mesi, riservati a lavoratori dipendenti, pensionati o professionisti che abbiano un conto presso gli sportelli postali.
Il secondo è “Mutuo bancoposta”, rivolto a cittadini italiani e stranieri che intendano comprare o ristrutturare la propria casa, oppure desiderino sostituire il vecchio mutuo. Fino al 30 giugno è in corso una promozione particolare (“spread” 0,85% su tutti i mutui con durata fino a trenta anni e fino all’80% del valore dell’immobile).