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editor Fabio Bonacina

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Siena - I supporti postali ora impiegati come testimonianze d’epoca nell’ambito della mostra “Società di esecutori di pie disposizioni e manicomio di san Niccolò: un legame secolare”

Ci sarebbe da domandarsi chi abbia utilizzato mai la cartolina illustrante l’“Ingresso del nuovo manicomio sulla via Romana” o quella intitolata sinteticamente “Farmacia”. Certo: se sono state prodotte, qualche potenzialità la possono aver avuta. Ciò che conta è che ora fungono da testimonianza, da reperto teso a rivelare il sentore del tempo e soprattutto a presentare le stesse costruzioni raffigurate. Non a caso, insieme ad altre sono state inserite nella mostra “Società di esecutori di pie disposizioni e manicomio di san Niccolò: un legame secolare. Storia dell’ospedale psichiatrico senese attraverso i progetti dei suoi edifici”, aperta fino al 20 gennaio in Siena, presso la sede di via Roma 71. Il percorso propone inoltre disegni originali, foto d’epoca e documenti d’archivio; una sezione ricorda, anche attraverso filmati, aspetti della vita che si svolgeva nella struttura ed i rapporti con il resto della cittadinanza.

Il perché della rassegna è presto detto: il 6 dicembre 1818 fu inaugurato dalla Compagnia della Madonna sotto le volte dello spedale -oggi appunto Società di esecutori di pie disposizioni- l’“asilo per i dementi, i tignosi e le gravide occulte”, realizzato nel soppresso convento francescano di san Niccolò. “Da allora -viene spiegato- l’espansione del complesso manicomiale attorno al grandioso palazzo, che alcuni decenni dopo la fondazione dell’asilo aveva sostituito l’austero convento, fu continua e ridisegnò l’area urbana situata sia all’interno che all’esterno di porta Romana”. La stretta collaborazione tra alienisti e tecnici per connotare in senso terapeutico gli spazi, fece sì che “il manicomio ideale” fosse strutturato secondo i principi che guidavano nel XIX secolo la neonata scienza psichiatrica. Ovvero, nella forma di un microcosmo che, oltre a tutelare la società posta al di fuori delle mura perimetrali, dentro riflettesse l’ordine del mondo, simulasse la vita in famiglia e nel paese, consentisse l’attività lavorativa e lo svago.

L’ingresso al percorso è gratuito, con possibilità di visite guidate telefonando al 334.84.18.736. Questi gli orari: da martedì a giovedì 10-12.30; da venerdì a domenica anche 16-18.30 (chiuso i lunedì e a Capodanno).

Le due cartoline in mostra che contribuiscono al racconto
Le due cartoline in mostra che contribuiscono al racconto



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